I protagonisti


A cura di Simone, Massimo ed Erika
immagini prese sul Web
(chiedo scusa - sorry - ai siti
da cui mi sono fornito senza chiedere,
rimediero' al piu' presto!)

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Legenda Nome Italiano Nome Giapponese Doppiatore Italiano Ruolo
Altezza e Peso, Gruppo Sanguigno, segno zodiacale, data di nascita, Squadre

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Pagina N°

1. 2 .3. 4


Philip Callaghan Hikaru Matsuyama Fabrizio Manfredi Centrocampista/Difensore
1,68 m. x 57 kg (da giovane) B, Gemelli -  21 Giugno Flynet

Il campione della Flynet è veramente un grande calciatore, il suo punto di forza non sono i piedi fini o la tecnica, ma piuttosto la costanza, la resistenza e il gioco di squadra, caratteristica principale della Flynet. E' anche un giocatore eclettico, nasce come attaccante, ma è anche un ottimo centrocampista e in nazionale giocherà addirittura da centrale (formando a volte una bella coppia difensiva con Misugi), ma principalmente il suo ruolo si evolverà in mediano difensivo. E' stato compagno di squadra di Tom Becker da piccolo, da lui ha imparato le regole del calcio: insieme ad altri amici fanatici si allenavano sotto la neve (!) a Okkaido, per migliorare il controllo di palla, aumentare la resistenza e sviluppare il suo colpo segreto: il Tiro dell'aquila, o anche Kitaguni (Tiro delle terre del Nord). E' stato il preside della sua vecchia scuola a fargli amare il calcio, diventando il suo primo allenatore e convincendoli ad allenarsi sotto la neve nelle campagne circostanti e offrendo tutto il suo aiuto per i giovani. Tragicamente, il preside (di cui non conosciamo il nome) subisce un grave ictus durante il campionato nazionale e muore subito dopo che Philip segna il rigore contro la Muppet in semifinale.
Una delle puntate più belle della serie è quella in cui Philip gioca contro Holly. Dopo la partita la manager della squadra della Flynet, Jenny (Yoshiko), chiaramente innamorata di lui, parte per l'America e lui la insegue di corsa per tutta la strada fino all'aereoporto. Dopo qualche anno lei ritorna dagli States e fanno coppia fissa.
Come la sorella di Tom, Jenny occupa un posto importante nella storia: la tapina ha un gravissimo incidente (stradale...ma allora e' una mania) poco prima di una delle partite decisive per i mondiali e Philip rifiuta di giocare per starle vicino (ovviamente tornera' in campo per le finali). La stessa Jenny gli regala la fascia che spesso indosserà più avanti nella serie. Dopo il campionato mondiale viene ingaggiato dallo Yorkshire, in Inghilterra (che squadra è?!), ma più tardi il Manchester verrà a salvarlo dall'oblio.
Jason & James Derrick Masao e Kazuo Tachibana Francesco Pezzulli Attaccanti
163 cm 53 kg B, Bilancia - 6 Ottobre Hot Dog

I giocatori piu' acrobatici del calcio mondiale! Saltandosi uno sui piedi dell'altro (o usando Yuma come trampolino di lancio, in nazionale) saltano ad altezze impossibili e tirano con due gambe. Allucinanti! Per contrastare i calci d'angolo salgono pure sulla traversa e li' si appostano (vietato dal regolamento, in verita'). Nella serie mostrano un misto delle varie tecniche: catapulta infernale (o Sky-Lab Hurricane), il doppio calcio ed altre diavolerie. Con il tempo migliorano ed imparano ad essere meno "simbiotici" e dipendenti uno dall'altro; Jason verrà utilizzato anche come difensore, o laterale destro.
Patrick Everett Shun Nitta Massimo Co'rizza Attaccante
165 cm 51 kg O, Ariete - 22 Marzo, Otomo

Uno dei miei preferiti, secondo me anche sottovalutato. E' nato il mio stesso giorno, il 22 marzo! Un vero Ariete. E' anche il piu' giovane della compagnia, di uno o due anni. Il suo tiro speciale Hayabusa Shoot o tiro del Falco, una bomba di destro in corsa, nasce nella sua prima partita contro Hutton, che ne rimane giustamente impressionato. Diventa sempre più uno specialista del tiro, da ogni posizione e in ogni momento. E' peggio di Di Biagio! Comunque con il passare del tempo si trasforma, all'occorrenza, anche in centrocampista difensivo. Molto veloce, correva i 100 metri in 11 secondi....è uno dei piu' "cattivi" di tutti.
Roberto Sedinho Roberto Hongo Roberto del Giudice ex-attaccante
Nazionale Brasiliana (S.Paolo)

Roberto è (nonostante giocasse con un atipico numero 10, come Lenders del resto) il centravanti - di origine giapponese - della nazionale brasiliana. Uno scontro con un avversario durante una partita contro l'Argentina gli procura il distacco della retina. I medici gli intimano di lasciare il calcio: un altro colpo gli causerebbe la cecità all'occhio. Guarda caso Il padre di Holly, un capitano di una nave, salva Roberto dal suicidio durante un viaggio in Brasile e il calciatore, per rendergli il favore, si reca in Giappone per aiutare il figlio con il pallone. All'istituto oftalmico di Tokio, poi, dopo un ultimo disperato consulto medico, Roberto apprenderà di dover abbandonare definitivamente il calcio. Fa la prima apparizione nella serie vestito da vagabondo per le strade di Nankatsu con l'inseparabile bottiglia di whisky in mano, poi man mano assume un aspetto un po' più umano (anche se non lo si può separare da quegli orrendi pantaloni bianchi a campana). Poi allena la Newppy nella partita contro il St.Francis, e non fara' molto altro se non criticare spesso i giocatori per le loro posizioni in campo. Si scopre più avanti che prima di partire dal Giappone, Roberto scrive per Holly un libro con una serie di consigli sul calcio. Il pacco colossale che Sedinho tira a Holly è sempre stato oggetto di discussione tra i fans, e a poco vale che anni dopo Roberto mantenga la promessa e lo porti nel San Paolo. Comunque la curiosità principale mi sembra la seguente: è esistito veramente un calciatore brasiliano con il numero dieci che ha dovuto abbandonare il calcio per il distacco della retina: si chiamava Tostao, giocava nel Vasco da Gama ed era uno di quelli che batterono la nazionale italiana per 4 a 1 nella finale di Messico '70. Essendosi ritirato a metà anni '70, potrebbe avere ispirato Takahashi.

 

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CAPTAIN TSUBASA © 1981 by Yoichi Takahashi All rights reserved. First published in Japan in 1981 by SHUEISHA INC., Tokio
Immagini, situazioni e personaggi qui rappresentati fanno parte di un iniziativa no profit
e sono perciò da intendersi come prive di scopo di lucro.

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