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L'intervista al fondatore Simone Odino: "Così è nato il mio Omaggio a Holly & Benji" Da lui è nato tutto: Simone Odino, bolognese, oggi quasi cinquantenne, creatore del sito “Omaggio a Holly e Benji” che molti anni dopo ha rivisto la luce ed è a tutt’oggi disponibile nell’ambito del progetto hollyebenji.info. A lui era giusto e doveroso rivolgere qualche domanda per conoscere storia e aneddoti di queste stesse pagine e, al contempo, tribuirgli un sentito omaggio. Ti ricordi la prima o le prime volte che hai sentito le parole “due sportivi, due ragazzi...”? Più in generale, ricordi che cosa ti piaceva da giovane di questo anime? Vado a memoria, o meglio, mi fido di quanto scrissi nel sito ormai venticinque anni fa...: dev’essere stato in occasione della prima messa in onda del cartone, cioè nell’estate del 1986. Tutti i ragazzi matti di calcio del mio condominio non se lo fecero scappare! Avevo 12 anni e non mi sembra di ricordare che all’inizio l’avessimo preso più di tanto sul serio; era un cartone come un altro, tra le decine o centinaia che le reti televisive proponevano tutti i pomeriggi. Essendo, però, il primo ad argomento calcistico (eravamo troppo giovani per ricordarci “Arrivano i Superboys”) suscitò un interesse senza precedenti. Quanto tempo dopo hai deciso di fare un sito e come ti sei mosso? Quali tecniche hai usato, visto che Internet era ancora molto giovane e semplice? Deve essere stato il 1997 o giù di lì, ho il ricordo di aver comprato un albo di figurine che ripercorreva la storia del cartone, che probabilmente non veniva trasmesso da molto tempo in Italia. Ho provato un sentimento di nostalgia che mi ha portato a usarlo come fonte (sbagliando: era pieno di imprecisioni!) e poi racimolare le poche informazioni disponibili in rete all’epoca. Ricordo che il cartone era molto popolare nei paesi arabi! La prima versione del sito era su Geocities (chi la ricorda?), prima di spostare tutto sul dominio odino.com. Non esistevano ancora, o non avevo a disposizione, programmi che producessero pagine web; Frontpage costava troppo. Quindi facevo quasi tutto a mano, smanettando con l’html. Negli anni il sito divenne molto grande e frequentato, c’era addirittura un “web ring” di pagine collegate da tutto il mondo. Che esperienza è stata quel momento di “massima espansione”? È stato molto bello, c’era la una sensazione di appartenere a una comunità, che era la cifra distintiva del web dell’epoca. Ovviamente si è perso tutto nel tempo, è passata un’intera era geologica informatica, e quelle sensazioni non si troveranno mai più. Ricevevo tante e-mail al giorno da appassionati che mi chiedevano aggiornamenti vari, che mandavano le proprie formazioni (avevo indetto un referendum sul Top 11 della serie), o che chiedevano l’upload di uno o più Rom dei videogiochi dedicati alla serie, per le quali avevo previsto una sezione apposita. Poi, ovviamente, ho incontrato gente che ne sapeva molto più di me, come Erika, una superfan che aveva imparato apposta il giapponese per leggersi i manga! Anche lei aveva un sito, molto più preciso e documentato del mio; chissà che fine ha fatto. Se ci leggi, Erika, fatti viva! Ti ricordi l’ultimo aggiornamento che hai fatto? Credo proprio che sia stato nel 2001, pochi giorni prima di cominciare a lavorare presso la Biblioteca in cui tuttora sono in servizio. Non avevo più tanto tempo a disposizione... L’unica parte del sito che ha avuto un seguito è stata quella dedicata a “2001: Odissea nello Spazio”, che insieme al calciatore Michel Platini (e ovviamente Holly & Benji) è stato la mia passione giovanile. Nel 2013 ho resuscitato un blog che parlava solo di “2001”, in inglese, e grazie alla visibilità garantita dal web ho cominciato a scrivere a livello professionale del film. Se ben ricordo, però, Holly era arrivato prima di tutti! Come hai scoperto che il sito era tornato online a tua insaputa e che cosa hai provato? Sorpresa e orgoglio! Sorpreso soprattutto dal fatto che ci siano appassionati che si ricordano ancora quella mia impresa un po’ naif. È chiaro che, ormai, il sito ha più che altro un interesse ‘nostalgico’, se confrontato con la messe di informazioni e pubblicazioni a disposizione adesso; evidentemente quei tempi pionieristici del web sono rimasti impressi a molti. Pensa che qualche anno fa sono stato contattato da altri appassionati che mi avevano preso come modello per realizzare siti dedicati alle loro passioni e sono diventati professionisti del giornalismo sportivo! Aggiungo che mi fatto molto piacere che fosse riportato il mio nome come autore originale, che è una cosa che su Internet ormai non fa più nessuno. 20 ottobre 2023 @hollyebenji.info |
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CAPTAIN
TSUBASA © 1981 by Yoichi Takahashi All rights reserved. First
published in Japan in 1981 by SHUEISHA INC., Tokio
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