Che campioni Holly e Benji!!! Riassunti episodi 40 - 47 a cura di Alberto Orsini
Anche Ed Warner lascia la Nazionale, dopo aver scoperto e ascoltato casualmente il nuovo commissario tecnico, Gabriel Gamo, al telefono promettere a Benji Price la maglia da titolare nella fase finale, lasciando al portiere della Toho solo le qualificazioni. Holly è appena tornato in Giappone e si trova davanti i compagni massacrati dai durissimi allenamenti della nuova gestione, oltretutto senza i sette titolari cacciati dal gruppo. Pherson e Gamo lo aggiornano sulla situazione, Hutton catechizza gli altri giocatori che si rimettono in piedi. La partita di qualificazione con Taiwan si dimostra più difficile del previsto e il punteggio si blocca sull’uno pari, tutta la squadra è esausta tranne Holly che deve fare gli straordinari, salvando anche un gol fatto. Misteriosamente, nonostante le pessime condizioni degli altri, i sette del Giappone Reale non sono neanche in panchina. Anche Hutton, costretto a fare tutto da solo, finisce in affanno, ma poi la situazione migliora e - con un drive shot al volo dalla lunga distanza - trova la rete del decisivo 2-1. In Italia, intanto, Rob cede indietro il lavoro di lustrascarpe al ladruncolo Paolo, uscito di prigione, che lo aveva aiutato dandogli del pane e lasciandogli gli strumenti dopo l’arresto. È il momento della sfida con i pari età della Juventus e Aoi la risolve con una doppietta. Le prospettive sono rosee, possibile l’esordio in serie A, ma dal Giappone arriva una richiesta scritta per far tornare il giovane in patria a vestire la maglia della Nazionale nipponica per la decisiva sfida contro la Tailandia.
Giappone e Tailandia stanno per scendere in campo. La formazione è largamente rimaneggiata e infarcita di seconde linee, gli undici scelti da misteri Gamo sono Crocker, Custer, Denver, Ross, Harper, Mason, Diamond, Callaghan, Bright, Hutton e Winter. Il tecnico decreta una tattica strettamente difensiva, affidando a Holly il compito di sganciarsi in contropiede. E proprio il numero 10 porta in vantaggio i suoi al termine di una ripartenza orchestrata da Winter. Ma un durissimo intervento del capitano tailandese Bunnaak, esperto di arti marziali, rilancia gli avversari che trovano il pareggio con il calcio acrobatico dei fratello Konsawat, molto simile a quello dei Derrick. Il punteggio peggiora rapidamente, 4-1 per i tailandesi, Custer è infortunato e anche Hutton è malconcio dopo la violentissima marcatura del suo aggressivo marcatore. I nipponici giocano una carta disperata: Holly torna in campo dolorante e Benji, non ancora recuperato appieno, rientra tra i pali, non prima che Crocker sfoderi due miracolose parate che salvano almeno il suo orgoglio e il quinto gol. Benji respinge numerose conclusioni ma senza mai bloccare la palla, il ct tailandese capisce che non è ancora in perfetta forma e confida di approfittarne. Le sorprese non sono finite: con il numero 20, appena arrivato dall’Italia con una corsa disperata, è pronto a fare il suo esordio nel Giappone Rob Denton Aoi, che non si è mai allenato con i compagni.
Aoi entra tra l’incredulità generale e lo scetticismo anche dei compagni che non lo conoscono, tranne Hutton, ma si mette subito in mostra con una progressione velocissima. Circondato dagli avversari, li elude con un sombrero e scarica per Holly, l’idolo con cui finalmente ha l’onore di giocare. Evitando l’ennesimo tackle di Bukkaan, Hutton chiude il triangolo con Aoi che arriva in tuffo sulla palla e insacca sotto misura allo scadere nel tempo. Si va al riposo sul 2-4. Il tecnico tailandese predica una nuova tattica più difensiva ma il capitano si ammutina, subito seguito dai compagni, rifiutando di cambiare atteggiamento. La gara ricomincia, Denton punta dritto contro Bukkaan in azione solitaria e lo umilia con un dribbling secco, ma si dimentica la palla, rimediando una figuraccia. Holly intercetta il rilancio e anch’egli supera il capitano avversario con un pallonetto, resistendo ai molteplici tentativi di fallo, quindi calcia in porta assieme a Rob con una incredibile rovesciata combinata che finisce inesorabilmente in porta per il 3-4. Il Giappone è in fiducia, la nuova coppia gol combina bene, ma la difesa tailandese non è da meno, avendo adottato alla fine la strategia attendista che voleva l’allenatore. Holly è circondato da avversari e il gioco ristagna ma, su invito di Benji, Ross si sgancia dalla difesa, riceve palla e lascia partite un bolide a effetto, trovando il pari.
La partita entra nella sua fase decisiva. I tailandesi tornano a lanciarsi in attacco con un’azione corale com’è più nelle loro corde, a caccia del gol della vittoria. Un nuovo gioco acrobatico lancia il più piccolo dei Konsawat che trattiene la palla in volo e calcia solo all’uscita di Benji, ma quest’ultimo, con un colpo di reni, tocca la palla quel tanto che basta per mandarla sul palo. Aoi salva poi sulla linea schiantandosi sul montante, quindi, dopo aver fatto temere il peggio, si lancia di nuovo in avanti con un grosso bernoccolo sulla fronte. La palla gol decisiva è sua ma con un altro intervento acrobatico, stavolta difensivo, la Tailandia sventa. C’è tempo solo per un’ultima rimessa laterale, in pieno recupero. Denver indirizza la sfera direttamente in area di rigore con un lancio potentissimo. Holly elude le marcature e mette in mezzo, ma la palla sembra destinata alla difesa. L’effetto del traversone, tuttavia, cambia di colpo e arriva a Denton. Questa volta il numero 20 non sbaglia e trafigge inesorabilmente la Tailandia in rovesciata, con la palla che di controbalzo passa tra le gambe di Bunnaak, segnando il gol del decisivo 5-4 che dà la qualificazione al Giappone. È il momento dei saluti, all’aeroporto Holly dà appuntamento alle prossime partite e riparte per il Brasile, non prima di aver concesso l’onore delle armi ai calciatori tailandesi che stanno per tornarsene in patria. Nel frattempo, su un’isoletta sperduta, Mark Lenders prosegue il suo durissimo allenamento.
Lenders si esercita con un pallone pesantissimo, l’ultimo precetto del suo storico mentore Jeff Turner. Ma il campo su cui si allena è da softball, lo avvisa una ragazza, Maggie, che lo costringe ad aiutarla negli allenamenti. Le diverse traiettorie dei suoi lanci ricordano a Mark le tecniche di tiro dei compagni, finché nota un particolare movimento del braccio in un colpo estremamente efficace. Mark decide di applicare quella stessa leva che la ragazza attua con il gomito al suo ginocchio per calciare in modo innovativo. Va a testare questa intuizione su una montagna, continuando a tirare contro un albero finché, sotto una pioggia battente, complice anche un fulmine, riesce ad abbatterlo. Ha perfezionato una conclusione di incredibile potenza e che cambia anche effetto, alzandosi di colpo. Tornato giù al campo per ringraziare Maggie, la trova in lacrime dopo che ha perso la sua partita. Mark la consola e la abbraccia, ricordandole che solo le sconfitte danno la forza per combattere fino in fondo. Intanto, al campo di allenamento, si rivedono i sette del Giappone Reale: gli altri calciatori non hanno alcuna intenzione di allenarsi con loro tranne Denton, che con il suo entusiasmo conquista tutti. All’improvviso spuntano Clifford Yuma e Ralph Peterson, con loro Everett e i Derrick. Lenders e Becker sono gli ultimi a tornare in campo. La rivincita può cominciare.
Jason Derrick finisce in porta nella partitella ma non sembra particolarmente preoccupato, esibendosi subito in buoni interventi. Si scopre che si è allenato in montagna con il gemello, migliorando ulteriormente l’agilità. La palla arriva a Tom, che sembra essersi liberato del fantasma di Holly, cosa di cui lo accusava Gamo, e ha riscoperto il divertimento del calcio. La sua azione è travolgente, il cambio campo per Peterson millimetrico. Quest’ultimo mette al centro per Lenders che, invece di tirare, fa da torre a Yuma che in scivolata insacca. Il match prosegue. Il Giappone Reale pareggia con Nico Holder, ma spuntano altre tecniche dei Derrick sciorinate da James: la “difesa della scimmia” per proteggere il pallone, quindi il “salto dello scoiattolo” per liberarsi delle marcature. Con un salto mortale, il gemello serve Peterson che appoggia a Everett, che insacca al volo, ma Holder pareggia di nuovo. È scoccata l’ora di Lenders che mette in mostra il nuovo “tiro del dragone”. Riceva palla da Tom, calcia direttamente da centrocampo e segna, sfondando la rete. Tutti restano di stucco. L’inerzia del test è cambiata, gli esclusi combinano magnificamente impressionando mister Gamo. Holder entra in tackle su Lenders, provando a fermarlo con un fallo, ma viene travolto. Stavolta oltre a sfondare la rete, il tiro del dragone di Lenders ammacca anche l’inferriata che c’è dietro.
Gamo sospende anzitempo la partitella perché ha avuto ormai chiare indicazioni e riammette tutti gli esclusi in Nazionale. Svela anche il suo espediente: il sette del Giappone Reale non sono mai stati in reale competizione con quelli cacciati: sono di un anno più grandi e non potrebbero neanche essere convocati. Era un modo per stimolare i titolari a impegnarsi di più e migliorare. Solo Jack Morris è pari età, come anche Nico Holder, che tuttavia è uruguaiano - sebbene con genitori giapponesi - e proprio con la Celeste disputerà il World Youth, rilanciando la sfida a Lenders. Con i rientri, la lotta per una maglia da titolare sarà ancora più dura e gli allenamenti riprendono nell’entusiasmo generale. Prossimo obiettivo, vincere il girone asiatico e approdare alla fase finale. Denton si addestra al dribbling anche di notte, aiutato dall’appena arrivato Holly, che gli svela il segreto per saltare l’uomo: l’alternanza di un tocco di palla deciso e uno delicato. Parlando con la stampa, Hutton si sbilancia proclami in di vittoria, dicendosi sicuro della qualificazione. Il prossimo avversario è l’Uzbekistan. La formazione è rivoluzionata rispetto a quella con la Tailandia e i futuri avversari sauditi e cinesi in tribuna ne sono colpiti. In campo vanno Price, Ross, Peterson, Yuma, Harper, Callaghan, Becker, Denton, Hutton, Everett e Lenders. L’esordio è dei migliori con il gol lampo di Aoi già alla prima azione. Callaghan raddoppia con una staffilata da fuori area mentre Lenders manda in porta palla e portiere per la terza segnatura. Lo stesso Holly in azione personale salta mezza squadra e segna il quarto, chiudendo la goleada e confidando fortemente nella vittoria del Mondiale giovanile.
In questa puntata filler, seduto nello stadio vuoto Rob ricorda il suo primo incontro con Holly, quando perse la sfida e fu anche sostituito ma con i complimenti del suo beniamino, e ancora quando andò a salutarlo all’aeroporto, ricevendo in cambio le tre monete di Stati Uniti, Francia e Giappone, ovvero le sedi degli ultimi Mondiali e del prossimo. Quindi ricorda i suoi difficili esordi in Italia fino all’ingresso nelle giovanili dell’Inter e la lotta per conquistare il rispetto dei compagni di squadra. Il filo dei ricordi continua con lo shockante arrivo del Giappone Reale, la cacciata di sette titolari, la difficile partita contro la Tailandia e l’arrivo precipitoso di Aoi dall’Italia per portare a termine la rimonta dall’1-4. Rob sigla il secondo gol e anche il terzo in rovesciata combinata con Hutton, per chiudere i conti con la rovesciata di controbalzo che dà la vittoria al Giappone. Aoi spera bene per il futuro di poter giocare e vincere ancora in coppia con Holly, fino al grande sogno del Mondiale 2002 ospitato in Giappone e Corea.
Nessuna serie anime ha mostrato le vicende post-Uzbekistan raccontate nel manga "Captain Tsubasa World Youth", che vengono qui riepilogate per completezza. Nel prosieguo delle qualificazioni, dopo gli uzbeki il Giappone batte facilmente gli Emirati Arabi (6-0) e - con un po' di affanno iniziale che non traspare nei rotondi punteggi finali- ha ragione anche di Arabia Saudita (4-1) e Cina (6-3). Holly e soci vincono anche la semifinale con l'Iraq (3-0) e la finale con la Corea del Sud (2-0), aggiundicandosi il torneo asiatico e qualificandosi alla fase finale. Il girone vede le vittorie contro il Messico (2-1), l'Uruguay (6-5) e Italia (4-0). Ai quarti, la Svezia oppone strenua resistenza ma viene alla fine superata per 1-0 con rete di Holly/Tsubasa. Stesso risultato e stesso marcatore anche per la vittoria in semifinale, 1-0 all'Olanda. La finalissima è con il Brasile allenato da Roberto Sedinho. Dopo una partita complicatissima, la spuntano i giapponesi per 3-2. Holly risolve contro i verdeoro con un'ultima rovesciata vincente quindi alza il trofeo. Al termine della serie, il campione che abbiamo conosciuto bambino sposa Patty e si prepara con i compagni a esordire nel calcio professionistico. |